Guide tecniche

Significato delle sigle Nikkor

VR Indica la presenza del sistema di riduzione delle vibrazioni che consente di recuperare circa 3 (VR I) o 4 (VR II) stop grazie all’aumento dei tempi di scatto. Gli stop sono calcolati sul tempo medio di sicurezza da parte del soggetto, generalmente calcolabili con il reciproco della lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato (esempio: se utilizziamo un 200mm su full-frame il tempo di sicurezza è 1/200, mentre su DX occorre moltiplicarlo per 1.5 ossia la focale equivalente su 35m, diventando 1/300). Il tempo di sicurezza è puramente soggettivo, dipendendo dalla capacità di restare immobile del fotografo. Resta ben inteso che laddove siano necessari tempi di otturazione veloci (superiori a 1/1000), l’utilizzo del sistema VR diventa inutile, anzi poco sconsigliato perché tende a diminuire la velocità della messa a fuoco. In abbinamento al pulsante di accensione o spegnimento del sistema VR (on-off), si trova il pulsantenormal-active: active è la modalità da utilizzare quando si fotografa da un oggetto in movimento come può essere una barca o una macchina. Nei supertele-obiettivi e nei tele-obiettivi superluminosi esiste anche la posizione tripod, da utilizzare quando questi obiettivi, generalmente molto pesanti (oltre i 2 kg), si trovano su un treppiede. L’utilizzo del sistema VR su treppiede negli obiettivi che non godono della posizione tripod è sconsigliato perché il sistema VR può indurre vibrazioni che vanno a peggiorare e non migliorare l’immagine. Il sistema VR riconosce i movimenti verticali e orizzontali della fotocamera volti a fare scatti di panning e si mostra particolarmente adatto a tali scatti.

SWM Indica la presenza di un motore a movimento silenzioso per l’autofocus. La presenza di questo motore implica un aumento delle dimensioni dell’obiettivo in larghezza e un aumento del peso. Esistono diversi tipi di motori, adatti alle diverse situazioni. I motori più veloci sono utilizzati sui supertele-obiettivi luminosi, seguiti dai motori degli zoom professionali, dai motori degli zoom amatoriali. Gli obiettivi fissi superluminosi (85mm, 35mm e 24mm f/1.4) sono stati dotati recentemente di un autofocus non veloce ma preciso nell’aggancio del soggetto e nel suo mantenimento. Ultimi il 50mm 1.4 e il 35mm 1.8 DX dotati di un autofocus con caratteristiche simile ai fissi superluminosi ma un poco più lenti.

Indica che l’obiettivo che gode del trattamento antiriflesso ai nano-cristalli che tendono a eliminare i riflessi interni all’obiettivo. Le immagini degli obiettivi N presentano elevata nitidezza e colori saturi in controtendenza con i colori delicati dei vecchi obiettivi Nikon.

ED Indica la presenza di un vetro a bassa dispersione per limitare l’aberrazione cromatica dell’obiettivo. Queste lenti sono presenti nei tele-obiettivi, essendo un problema che si manifesta soprattutto con l’aumento della distanza focale.

Indica il sistema di rilevamento della distanza di scatto. Introdotto sugli obiettivi AF, non ha necessitato la riprogettazione degli obiettivi in questione, lasciando inalterato lo schema ottico (quando questo non è successo, è stato per motivi non riconducibili all’integrazione del sistema di distanza). L’utilità del sistema si manifesta nell’utilizzo della modalità di misurazione Matrix II in accoppiata al flash, garantendo una maggiore precisione. Nei dati Exif delle foto scattate con gli obiettivi D appare la distanza di messa a fuoco, compresa fra distanza minima e infinito. La distanza infinito varia assieme alla lunghezza focale dell’obiettivo: per i grandangoli sarà di pochi metri, per i normali sarà di diversi metri, per i tele-obiettivi decine di metri.

Indica il sistema di rilevamento della distanza di scatto come negli obiettivi D ma nei nuovi obiettivi costruiti senza ghiera dei diaframmi e con il valore di apertura selezionabili solamente dal corpo macchina.

IF Indica il sistema di messa a fuoco interna in cui a muoversi è solamente il gruppo di lenti centrale, senza un allungamento dell’obiettivo.

RF Indica il sistema di messa a fuoco interna in cui a muoversi è solamente il gruppo di lenti posteriore.

AF Indica la presenza della messa a fuoco automatica, attivabile attraverso il corpo macchina. A provvedere al movimento delle lenti è il motore del corpo macchina.

AF-S Indica la presenza della messa a fuoco automatica, attivata dal motore di autofocus interno all’obiettivo e non più affidandosi al motore del corpo macchina.

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